Guida alle piante palustri del Parco Regionale delle Alpi Apuane |
このアプリは現在ストアで閲覧することができません。 | ||||
価格 | 無料 | ダウンロード |
||
---|---|---|---|---|
ジャンル | 教育 | |||
サイズ | 22.6MB | |||
開発者 | Divulgando Srl | |||
順位 |
| |||
リリース日 | 2012-03-14 08:47:27 | 評価 | 評価が取得できませんでした。 | |
互換性 | iOS 4.0以降が必要です。 iPhone、iPad および iPod touch 対応。 | |||
|
||||
Pier Luigi Nimis, Antonio Bartelletti, Emanuele Guazzi
Foto di Andrea Moro
Con il termine di ‘zone umide’ la convenzione di Ramsar indica: ‘paludi, torbiere, acquitrini o comunque specchi d'acqua naturali o artificiali, permanenti e no, con acqua dolce, salmastra o salata, ferma o corrente’. Questi ecosistemi ospitano una flora specializzata di grande interesse ecologico o fitogeografico.
La Toscana conserva ancora diverse aree palustri anche se piccole, nonostante i massicci interventi di bonifica.
Nelle Alpi Apuane esse sono poco frequenti, a causa della prevalenza di substrati calcarei molto permeabili che non consentono ristagni significativi di acqua; non mancano però alcuni esempi di aree umide, oggi divenute delicatissime, che conservano piante divenute rare, vunerabili o minacciate.
Il Padule di Fociomboli è la zona umida più conosciuta ed estesa, occupando per circa un ettaro un ripiano ellittico che era il letto di una conca würmiana ben conservata nelle tipiche forme; la flora è ricca di specie, tra cui tre rare orchidee, Dactylorhiza incarnata, Epipactis palustris ed il relitto glaciale Herminium monorchis, presente in Appennino nella sola stazione di Fociomboli.
Nei pressi del Monte Tontorone, una piccola area umida ospita l’unica stazione apuana di Menyanthes trifoliata; la piccola zona umida di Gorfigliano in Garfagnana ospita una cospicua popolazione della rara Epipactis palustris; vanno ricodate anche le aree di Puntato e di Foce di Mosceta, nel Retrocorchia, e due aree palustri ormai allo stato quasi residuale nel M. Palodina.
Nel Parco si possono osservare specie palustri anche in altre piccole aree, legate a sorgenti, stillicidi, fossi, ecc., come l’esile Anagallis tenella, Osmunda regalis, e briofite del genere Sphagnum, presenti in quasi 20 stazioni.
Sulla base di dati bibliografici e rilevamenti diretti sono state selezionate 123 specie legate a luoghi umidi presenti nel Parco. La guida vuole avvicinare l’escursionista e l’appassionato ad una maggiore conoscenza delle piante palustri e renderlo sempre più consapevole del loro valore e della necessità della loro conservazione.
La guida è stata realizzata in collaborazione con il Progetto Dryades, coordinato dal Dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Trieste, nell’ambito del Progetto di conservazione e valorizzazione della biodiversità nelle aree umide dei tre parchi regionali della Toscana, finanziato dal Ministero dell’Ambiente (Progettualità CIPE 19/2004).
Foto di Andrea Moro
Con il termine di ‘zone umide’ la convenzione di Ramsar indica: ‘paludi, torbiere, acquitrini o comunque specchi d'acqua naturali o artificiali, permanenti e no, con acqua dolce, salmastra o salata, ferma o corrente’. Questi ecosistemi ospitano una flora specializzata di grande interesse ecologico o fitogeografico.
La Toscana conserva ancora diverse aree palustri anche se piccole, nonostante i massicci interventi di bonifica.
Nelle Alpi Apuane esse sono poco frequenti, a causa della prevalenza di substrati calcarei molto permeabili che non consentono ristagni significativi di acqua; non mancano però alcuni esempi di aree umide, oggi divenute delicatissime, che conservano piante divenute rare, vunerabili o minacciate.
Il Padule di Fociomboli è la zona umida più conosciuta ed estesa, occupando per circa un ettaro un ripiano ellittico che era il letto di una conca würmiana ben conservata nelle tipiche forme; la flora è ricca di specie, tra cui tre rare orchidee, Dactylorhiza incarnata, Epipactis palustris ed il relitto glaciale Herminium monorchis, presente in Appennino nella sola stazione di Fociomboli.
Nei pressi del Monte Tontorone, una piccola area umida ospita l’unica stazione apuana di Menyanthes trifoliata; la piccola zona umida di Gorfigliano in Garfagnana ospita una cospicua popolazione della rara Epipactis palustris; vanno ricodate anche le aree di Puntato e di Foce di Mosceta, nel Retrocorchia, e due aree palustri ormai allo stato quasi residuale nel M. Palodina.
Nel Parco si possono osservare specie palustri anche in altre piccole aree, legate a sorgenti, stillicidi, fossi, ecc., come l’esile Anagallis tenella, Osmunda regalis, e briofite del genere Sphagnum, presenti in quasi 20 stazioni.
Sulla base di dati bibliografici e rilevamenti diretti sono state selezionate 123 specie legate a luoghi umidi presenti nel Parco. La guida vuole avvicinare l’escursionista e l’appassionato ad una maggiore conoscenza delle piante palustri e renderlo sempre più consapevole del loro valore e della necessità della loro conservazione.
La guida è stata realizzata in collaborazione con il Progetto Dryades, coordinato dal Dipartimento di Scienze della Vita dell'Università di Trieste, nell’ambito del Progetto di conservazione e valorizzazione della biodiversità nelle aree umide dei tre parchi regionali della Toscana, finanziato dal Ministero dell’Ambiente (Progettualità CIPE 19/2004).
ブログパーツ第二弾を公開しました!ホームページでアプリの順位・価格・周辺ランキングをご紹介頂けます。
ブログパーツ第2弾!
アプリの周辺ランキングを表示するブログパーツです。価格・順位共に自動で最新情報に更新されるのでアプリの状態チェックにも最適です。
ランキング圏外の場合でも周辺ランキングの代わりに説明文を表示にするので安心です。
サンプルが気に入りましたら、下に表示されたHTMLタグをそのままページに貼り付けることでご利用頂けます。ただし、一般公開されているページでご使用頂かないと表示されませんのでご注意ください。
幅200px版
幅320px版
Now Loading...
「iPhone & iPad アプリランキング」は、最新かつ詳細なアプリ情報をご紹介しているサイトです。
お探しのアプリに出会えるように様々な切り口でページをご用意しております。
「メニュー」よりぜひアプリ探しにお役立て下さい。
Presents by $$308413110 スマホからのアクセスにはQRコードをご活用ください。 →
Now loading...